Patrizia è nata in Sicilia da genitori bengalesi in possesso di regolare permesso di soggiorno. Ha un nome da italiana e tale si sente, nonostante la sua pelle ambrata. Ha molti amici, va a scuola ed è una promessa dell’atletica leggera. Corre veloce e salta gli ostacoli come nessuna, ma proprio quando gli osservatori della Federazione la selezionano per partecipare ai Campionati Europei, la ragazza scopre con incredulità di non essere italiana e di non poter quindi partecipare alle gare. Per Patrizia inizia allora un viaggio nella sua condizione di “straniera in patria”, alla scoperta dei suoi diritti e doveri e in definitiva anche di se stessa, che la porterà a conoscere l’amicizia e la solidarietà dei suoi amici e del cane Ciro, ad apprezzare le sue origini e a vincere.